Questa statistica è particolarmente interessante per noi, visto che dimostra che, nonostante una forte opposizione particolarmente al vaccino contro il Covid-19, i dati mostrano che la stragrande maggioranza degli intervistati non vaccinati preferisce nettamente mantenere le proprie libertà come il viaggio in aereo.
Sebbene al momento la vaccinazione contro il Covid-19 non sia obbligatoria per viaggiare in aereo a livello internazionale, dal sondaggio si evince che se pur lo fosse, questo non dovrebbe avrebbe un impatto disastroso sul mondo dei viaggi.
Effettuare un tampone prima della partenza è attualmente obbligatorio per i viaggiatori non vaccinati e per coloro che viaggiano verso alcune destinazioni. L'obbligo dei tamponi ha causato alcuni disagi negli aeroporti questo inverno che hanno ricevuto una grande copertura mediatica, ma dal momento che viene gradualmente eliminato (a partire del 14 Febbraio per i viaggiatori diretti verso il Regno Unito) volevamo sapere quanti passeggeri continuerebbero ad assumersi questa responsabilità in autonomia.
Questa statistica è promettente in quanto suggerisce che anche senza uno scomodo e costoso obbligo di test anti-Covid, la maggior parte della popolazione saprebbe assumersi in autonomia la responsabilità di limitare la diffusione del virus durante i viaggi aerei. Non è risultata alcuna differenza significativa nella probabilità che i viaggiatori non vaccinati si sottopongano volontariamente al tampone prima della partenza rispetto ai viaggiatori vaccinati.
Volevamo ottenere un'istantanea degli atteggiamenti dei viaggiatori italiani nei confronti del volo durante la pandemia e capire meglio le loro motivazioni.
Il 7% dei nostri intervistati hanno già viaggiato in aereo almeno una volta (nel 2021 o nel 2022), tuttavia non pensano di farlo ancora finché le restrizioni legate al Covid-19 saranno in vigore.
"Le restrizioni anti-Covid-19" sono state definite come una serie di misure necessarie per volare, come il risultato negativo al tampone Covid-19, una prova di recente guarigione dal Covid-19, una prova di vaccinazione con due dosi, nonché un potenziale isolamento al momento dell'arrivo nel paese di destinazione o del rientro a casa.
Quando abbiamo osservato le differenze di atteggiamento nei confronti dei viaggi aerei durante le restrizioni Covid-19 per fasce di età, abbiamo scoperto che il gruppo composto dalle persone con età compresa tra i 25 e i 34 anni era più incline a considerare la possibilità di viaggiare in aereo anche con le restrizioni in vigore, mentre il gruppo composto da persone di età compresa tra i 45 e i 51 anni e quello degli over 55 avevano le più basse probabilità di farlo.
Volevamo scoprire quali son gli aspetti del volo più scoraggianti per i viaggiatori durante la pandemia di Covid-19.
E l'8% ha dichiarato che sarebbe scoraggiato dai problemi per raggiungere l'aeroporto per via degli scioperi o delle cancellazioni.
Volevamo conoscere l'impatto che il Covid-19 ha avuto sui viaggiatori che hanno dovuto cancellare dei viaggi programmati, inclusi i voli.
È interessante notare che, secondo i nostri risultati, le persone intervistate di mezza età sono meno inclini a cancellare un viaggio aereo a causa di fattori legati al Covid-19. Detto questo, le persone intervistate di mezza età e oltre (età compresa tra i 45 e i 51 anni e gli over 55) avevano in media meno probabilità di avere prenotato un viaggio in generale.
La tabella sotto esclude gli intervistati che non avevano prenotato alcun viaggio.
Abbiamo anche chiesto agli intervistati il motivo principale per cui hanno deciso di cancellare il loro viaggio.
Gli altri motivi più riportati che giustificano la cancellazione di un viaggio aereo a causa di fattori legati al Covid-19 erano:
È interessante osservare che le risposte degli intervistati cambiano a seconda dell'età. Gli intervistati di mezza età sembrano meno preoccupati del fatto di contrarre il Covid-19 mentre sono in viaggio nonostante abbiano più probabilità di avere dei problemi di salute gravi. Questo è sorprendente, tuttavia il campione (di viaggiatori con età compresa tra i 45 e i 54 anni e gli over 55 che hanno cancellato un viaggio con l'aereo a causa di fattori legati al Covid-19) aveva una piccola base di intervistati, per cui non possiamo commentare con grande certezza questi dati. C'erano soltanto 30 persone intervistate nella fascia di età compresa tra i 45 e i 55 anni e solo 16 intervistati nella fascia di età degli over 55 tra colo che hanno cancellato un viaggio aereo a causa di fattori legati al Covid-19.
Volevamo inoltre sapere quanti soldi hanno perso i viaggiatori che hanno scelto di cancellare i loro viaggi in aereo a causa di fattori legati al Covid-19.
Volevamo sapere quanti viaggiatori hanno perso i loro voli e quali sono state le ragioni più comuni.
Abbiamo scoperto che nella maggior parte dei casi le ragioni erano
Il 16% dei nostri intervistati ha dichiarato di aver perso un aereo negli ultimi 2 anni, per cui volevamo sapere se i fattori legati al Covid avevano influenzato le ragioni della perdita dei voli.
Il cambiamento più significativo che abbiamo notato era che i documenti smarriti, dimenticati o non validi sono diventati la motivazione più comune per la perdita involontaria del volo, rappresentando il 26% dei voli persi. Questo potrebbe essere dovuto ai nuovi moduli e documenti richiesti per viaggiare all'estero in aereo durante la pandemia.
Ci interessava scoprire da quali aeroporti i viaggiatori hanno perso involontariamente più voli. Tra gli aeroporti sui quali abbiamo dei dati significativi, l'aeroporto di Catania ha avuto la più grande percentuale di viaggiatori che hanno perso un volo. Tuttavia, le percentuali sono simili e non risulta un aeroporto di cui i voli persi siano significativamente di più degli altri.
Abbiamo chiesto ai nostri intervistati con quanto anticipo si recano all'aeroporto locale sia per i voli nazionali che internazionali.
Di tutti gli aeroporti citati nel sondaggio, gli intervistati che partono da Bari sono quelli che lasciano meno tempo tra l'arrivo in aeroporto e l'orario di partenza dei loro voli, mentre al contrario un numero importante di intervistati all'aeroporto di Bologna dichiarano di arrivare con più di 4 ore di anticipo prima di un volo internazionale!
Abbiamo inoltre chiesto agli intervistati, considerando la situazione attuale e i fattori legati al Covid-19, se dovendo viaggiare in aereo nel mese in corso si recherebbero in aeroporto an anticipo.
Abbiamo analizzato la media sia per i voli nazionali che internazionali e abbiamo scoperto che in media i nostri intervistati si sono recati in aeroporto con 12 minuti e 42 secondi di anticipo in più, un dato inferiore al previsto considerando alcuni lunghi ritardi sperimentati recentemente negli aeroporti italiani per i passeggeri che necessitano di fare il tampone pre-partenza.
Ci siamo anche domandati se il tempo trascorso dai viaggiatori in aeroporto prima del volo potesse variare in base all'età, e abbiamo scoperto che gli intervistati con età pari o superiore a 55 anni erano la fascia che aveva la maggiore probabilità di lasciare meno tempo tra l'aeroporto in aeroporto e la partenza del volo rispetto alle categorie più giovani. Il fatto che questa fascia di età non perda molti più voli rispetto alla media potrebbe anche dipendere dall'esperienza!
In quanto aggregatore di parcheggi aeroportuali, volevamo scoprire le abitudini di viaggio e le preferenze degli Italiani quando si tratta di recarsi in aeroporto, e soprattutto se hanno modificato i loro comportamenti a causa della pandemia di Covid-19. I nostri risultati chiavesono stati,
Il che era seguito da:
Di tutti gli intervistati che hanno dichiarato prendere in considerazione un cambiamentonel modo in cui si recano in aeroporto a causa della pandemia Covid-19, i cambiamenti più comuni sono stati
Questi dati sono in un certo senso sorprendenti in quanto i cambiamenti più comuni nei mezzi di trasporto sono verso mezzicollettivi, in cui ci sarebbe potenzialmente più possibilità di contrarre o di diffondere il virus.
I principali motivi di questo cambiamento (dai veicoli privati verso altri mezzi di trasporto) potrebbero essere molteplici, e pertanto servirebbe un altro sondaggio. Esempi che andremo a considerare:
Abbiamo chiesto agli intervistati di dare un voto da 1 a 5 alla mobilità del trasporto pubblico nel loro aeroporto di riferimento. Forse non sorprende, considerando la presenza del treno Malpensa Express e dell'autobus navetta dell'aeroporto, che gli intervistati a Malpensa abbiano dichiarato essere più soddisfatti dei collegamenti del trasporto pubblico con l'aeroporto.
All'altro capo dello spettro, gli intervistati a Catania erano i meno contenti dei collegamenti del trasporto pubblico verso l'aeroporto seguiti da Napoli. Entrambe le città hanno avuto una media molto più bassa e hanno avuto una percentuale tendenzialmente più alta di intervistati che hanno dato ai collegamenti del trasporto pubblico da e verso l'aeroporto il voto più basso possibile.
Il collegamento ferroviario dell'aeroporto di Catania (aperto a Marzo 2021) e lo shuttle AMT "ALIBUS" non hanno impedito all'aeroporto di classificarsi ultimo.
A Napoli manca il collegamento ferroviario ma anche qui è presente un collegamento con una navetta ALIBUS. Quest’ultima è stata spesso criticata per il sovraffollamento, fatto che potrebbe anche spiegare il punteggio basso.
Il presente sondaggio è stato commissionato da ParkVia e condotto dalla società di ricerche di mercato OnePoll, in conformità con il codice di condotta della Market Research Society. Il sondaggio è stato effettuato su 1.000 adulti in Italia, che hanno volato in aereo negli ultimi 3 anni. I dati sono stati raccolti tra il 19/01/2022 e il 26/01/2022. Tutti i partecipanti sono stati doppiamente invitati a prendere parte alla ricerca e sono stati pagati con un importo dipendente dalla lunghezza e dalla complessità del sondaggio. Questo sondaggio è stato supervisionato e curato dal team di ricerca OnePoll, membro della MRS, membro aziendale di ESOMAR